L’artrosi rappresenta una delle patologie più diffuse e invalidanti a carico delle articolazioni, soprattutto tra adulti e anziani. In estate, molti pazienti trovano sollievo dal dolore e sono incoraggiati dagli specialisti a praticare attività fisica regolare, in particolare le camminate, per contrastare la rigidità articolare e migliorare la qualità della vita. Di seguito, si analizzano i consigli degli esperti, i benefici dell’esercizio moderato, le precauzioni da adottare e il ruolo del movimento in ambiente marino.
I benefici del camminare nell’artrosi: perché è consigliato
Numerosi studi e testimonianze cliniche confermano che camminare fa bene a chi soffre di artrosi, purché il movimento sia modulato sulla base della condizione individuale e dello stadio della patologia. Camminare con moderazione contribuisce a:
Gli specialisti raccomandano a chi è già abituato al movimento di non stravolgere le proprie abitudini, continuando l’attività entro i limiti della tolleranza individuale e “ascoltando” i segnali del corpo. Per chi invece si avvicina alla camminata dopo una diagnosi recente di artrosi, è fondamentale iniziare gradualmente e monitorare la risposta dell’articolazione nei giorni successivi.
Come camminare in sicurezza con l’artrosi, soprattutto d’estate
L’estate può rappresentare una stagione ideale per l’attività fisica leggera: il calore aiuta infatti a rilassare muscoli e tessuti periarticolari, diminuendo la sensazione dolorosa tipica dell’artrosi. Tuttavia, occorre adottare alcune accortezze per evitare di aggravare l’infiammazione:
- Iniziare con sessioni brevi (ad esempio 10 minuti il primo giorno) e aumentare gradualmente la durata se non compaiono fastidi articolari.
- Alternare giorni attivi e giornate di riposo, ascoltando i segnali della propria articolazione.
- Preferire superfici piane e regolari, evitando terreni sconnessi che possono provocare microtraumi o aumentare il dolore.
- Non esagerare né con la velocità né con la distanza, soprattutto all’inizio; camminate troppo lunghe o intense possono accentuare l’infiammazione.
- Utilizzare calzature comode e adeguatamente ammortizzate, per ridurre il sovraccarico sull’anca e sul ginocchio.
- Mantenere una corretta idratazione, specialmente nei mesi estivi, per contrastare la disidratazione dei tessuti.
Se il dolore aumenta dopo una camminata rispetto allo standard abituale, è opportuno sospendere temporaneamente l’esercizio, riposare ed eventualmente chiedere consiglio a uno specialista per valutare modifiche al piano di attività o, nei casi più gravi, ricorrere a terapie come infiltrazioni ecoguidate di acido ialuronico.
Quando evitare le camminate: rischi e casi particolari
Sebbene il movimento sia in generale positivo, gli esperti sottolineano che camminare con artrosi d’anca o di ginocchio comporta anche dei rischi, soprattutto se non si rispettano alcuni limiti fondamentali. Bisogna porre particolare attenzione nei seguenti casi:
- Pazienti in fase avanzata della patologia, con dolore acuto anche a riposo, possono peggiorare i sintomi con sforzi eccessivi e dovrebbero valutare opzioni terapeutiche alternative, inclusa la valutazione protesica.
- Camminate troppo lunghe o su terreni impervi possono accentuare il dolore e l’infiammazione delle articolazioni compromesse.
- La presenza di altri disturbi concomitanti (ad esempio problemi circolatori, neurologici o posturali) può richiedere un piano di esercizio personalizzato, stilato da uno specialista ortopedico o un fisiatra.
Il consiglio unanime degli specialisti è di consultare sempre un ortopedico prima di intraprendere un nuovo programma di camminate o di aumentare il livello di attività, soprattutto se si sperimentano dolori anomali, blocchi articolari o cambiamenti improvvisi nella mobilità.
Le camminate in ambiente marino: l’acqua come alleata
L’estate e il soggiorno al mare offrono condizioni particolarmente favorevoli per il movimento nei soggetti artrosici. L’ambiente acquatico, infatti, presenta proprietà terapeutiche riconosciute:
- La spinta idrostatica riduce il peso gravante sulle articolazioni, permettendo un movimento sicuro e indolore.
- L’acqua facilita esercizi di rinforzo muscolare e migliora la coordinazione senza sovraccarico su anca e ginocchio.
- La leggera resistenza offerta dall’acqua stimola dolcemente muscolatura e tessuti senza provocare microtraumi.
Gli specialisti del settore consigliano ai pazienti con artrosi di approfittare dei benefici delle camminate in acqua (ad esempio in mare o in piscina, dove la temperatura è più mite) per poter mantenere attiva l’articolazione, anche in presenza di dolore residuo. Le vacanze al mare diventano così non solo una pausa dal dolore, ma una vera opportunità riabilitativa, soprattutto durante le giornate più calde.
L’attività acquatica può essere integrata con esercizi posturali e di rafforzamento specifico, come addominali, plank o sollevamenti delle gambe, che migliorano l’equilibrio e la stabilità generale durante la camminata anche a secco.
L’approccio multimodale: movimento, alimentazione e terapie
La gestione dell’artrosi attraverso le camminate deve essere sempre inserita in un contesto più ampio, che comprenda anche:
- Una corretta alimentazione, utile a mantenere un peso forma e ridurre il carico articolare;
- L’utilizzo di terapie fisiche aggiuntive (fisioterapia, acido ialuronico, antinfiammatori locali se necessari);
- L’adozione di uno stile di vita attivo e attento alla postura quotidiana.
In sintesi, muoversi regolarmente, soprattutto in estate e all’aria aperta, rappresenta uno strumento prezioso e naturale per combattere l’artrosi, limitare il dolore e ritrovare benessere, ma solo seguendo i suggerimenti degli specialisti e rispettando i reali limiti del proprio corpo.