Sapere esattamente quanti soldi tenere sul conto corrente per ridurre al minimo l’ansia finanziaria è una domanda sempre più diffusa, soprattutto in un contesto economico in cui l’inflazione e l’incertezza lavorativa possono compromettere la serenità quotidiana. Gli esperti concordano su alcuni principi fondamentali che aiutano a trovare un equilibrio tra la necessità di liquidità immediata e il rischio di vedere il proprio denaro perdere valore nel tempo.
Come stabilire la cifra “giusta”: le opinioni degli esperti
Secondo molti consulenti finanziari, non esiste una somma universale valida per tutti: la quantità ideale di denaro da tenere sul conto dipende strettamente dalla situazione personale, incluse le abitudini di spesa, le responsabilità familiari e il grado di stabilità lavorativa. Tuttavia, esistono delle regole pratiche largamente condivise che consentono di orientarsi senza rischiare di lasciare troppo denaro improduttivo o, al contrario, di esporsi a difficoltà impreviste.
Il parametro più diffuso consiste nell’accantonare una somma corrispondente a 3-6 mesi di uscite fisse, ovvero tutte quelle spese che si devono affrontare per vivere normalmente: affitto o mutuo, bollette, generi alimentari, abbonamenti, assicurazioni e così via. Questo approccio permette di affrontare senza ansie gli imprevisti e coprire periodi di difficoltà, come la perdita di lavoro o una malattia improvvisa, senza dover ricorrere a prestiti costosi o intaccare il proprio patrimonio destinato a obiettivi di lungo periodo.
- Se si dispone di altri “paracadute” economici (ad esempio, famiglia d’appoggio o altre rendite), la cifra di sicurezza può essere ridotta a 3 mesi di uscite medie.
- Per chi preferisce un approccio più prudente o possiede figli a carico, la riserva può essere aumentata fino a 6 mesi di spese abituali.
- Gli esperti suggeriscono di calcolare la media delle spese effettive degli ultimi 3-12 mesi per una stima precisa, considerando anche le uscite straordinarie e non solo quelle ricorrenti.
Liquidità, ansia e benessere psicologico
La sensazione di sicurezza legata al saldo del proprio conto corrente è profondamente soggettiva, ma una corretta pianificazione può ridurre drasticamente lo stress finanziario. Avere una “fondo di emergenza” dedicato rende meno ansiosi davanti a spese impreviste, permette di affrontare cambiamenti di vita o periodi di instabilità senza il timore di rimanere senza risorse e favorisce una maggiore fiducia nel futuro.
Inoltre, la presenza di un cuscinetto finanziario migliora la qualità delle decisioni: chi non è costretto a “vivere alla giornata” tende a essere meno impulsivo nei consumi e nelle scelte di investimento, evitando errori dettati dall’urgenza o dalla paura. Questa serenità si riflette positivamente anche sulle relazioni familiari e sul benessere mentale, fattori fondamentali per una vita equilibrata.
I rischi di lasciare troppa liquidità sul conto
Pur comprendendo l’esigenza di tranquillità, gli esperti mettono in guardia dai rischi connessi a un eccesso di liquidità parcheggiata in conto:
- Inflazione: lasciando molte risorse ferme sul conto si subisce una perdita di potere d’acquisto nel tempo. Anche con tassi d’interesse nominali, spesso il rendimento reale risulta negativo a causa dell’aumento generale dei prezzi, erodendo così il valore dei risparmi.
- Costo opportunità: le somme non investite rappresentano una perdita di potenziale guadagno; ciò che potrebbe essere fruttato con strumenti più efficienti, rimane invece infruttuoso e soggetto a erosione fiscale e inflazionistica.
- Costi bancari: diversi istituti applicano spese di mantenimento che, nel tempo, possono ridurre ulteriormente il capitale disponibile, soprattutto su giacenze elevate.
- Soglia fiscale: in Italia, la giacenza media annua superiore ai 5.000 euro comporta il pagamento di un’imposta di bollo sul saldo, il che suggerisce di valutare con attenzione l’entità delle somme parcheggiate.
Per queste ragioni, la maggioranza dei consulenti consiglia di limitare la liquidità adatta alle esigenze di breve termine, spostando l’eventuale eccedenza su strumenti finanziari più efficienti e, quando possibile, su soluzioni capaci di proteggere dall’inflazione.
Soluzioni pratiche per gestire ansia, spese e risparmio
Una volta identificata la cifra “antipanico”, è utile adottare una strategia di allocazione che offra sicurezza e, al contempo, favorisca la crescita del patrimonio. Gli esperti propongono di diversificare le destinazioni della propria liquidità secondo un approccio a “scomparti”:
- Conto corrente: conservare solo l’importo necessario per coprire tra 1 e 2 mesi di spese correnti, maggiorato di circa il 30% per eventuali imprevisti dell’ultimo minuto.
- Fondo di emergenza: depositare su un conto separato e facilmente accessibile la somma corrispondente ai 3-6 mesi calcolati sui propri obblighi mensili. Questo aiuta a evitare spese impulsive e ad avere un quadro finanziario più limpido.
- Investimenti a basso rischio: per le eccedenze, valutare strumenti come Brevi titoli di Stato, depositi vincolati, ETF monetari, che offrono una leggera remunerazione pur mantenendo l’alta liquidabilità (adatti a chi vuole mantenere un margine di sicurezza superiore ma cerca una copertura contro l’inflazione).
Attenzione alle emozioni
Tenere sotto controllo le proprie emozioni finanziarie significa anche essere sinceri sulle proprie paure e aspettative: chi soffre particolarmente l’incertezza può preferire una maggiore liquidità, mentre chi ha una maggiore propensione al rischio potrebbe destinare l’eccesso a forme più redditizie di investimento. L’importante è che la scelta sia informata, consapevole e personalizzata, senza imitare modelli altrui che non rispecchiano le proprie reali esigenze.
Infine, educarsi alla pianificazione finanziaria e abituarsi a tenere un bilancio familiare preciso resta il modo migliore per combattere l’ansia legata ai soldi. Ricordando che, oltre a coprire il rischio di imprevisti, un conto corrente non troppo ricco né troppo scarno contribuisce a una gestione efficiente dei risparmi e a una maggiore tranquillità d’animo.
Seguendo questi consigli, si potrà godere di maggiore serenità economica senza lasciare che il denaro sia fonte di preoccupazione costante, ma piuttosto uno strumento di sicurezza, libertà e sviluppo personale.