L’interesse per il trading sulle borse asiatiche continua a crescere tra gli investitori italiani, attratti dalla maggiore volatilità, dall’ampia liquidità e dalla diversificazione geografica che questi mercati possono offrire. Il successo nelle operazioni finanziarie non dipende solo da una strategia o da una buona analisi tecnica, ma anche da un’attenta conoscenza degli orari di apertura e chiusura dei principali mercati orientali. Comprendere la struttura temporale delle sessioni asiatiche, nonché individuare il momento migliore per operare, rappresenta un vantaggio competitivo importante, soprattutto per chi adotta un approccio day trading o ricerca opportunità su base intraday.
Caratteristiche principali degli orari borsistici in Asia
Un aspetto distintivo delle borse asiatiche rispetto a quelle europee o americane è la suddivisione in sessione mattutina e sessione pomeridiana. Questo significa che, invece di un’unica fascia oraria continuativa, la maggior parte dei mercati del continente prevede una pausa centrale (lunch break) di durata variabile, in cui le contrattazioni sono sospese
- Borsa di Tokyo (TSE o Japan Exchange): dal lunedì al venerdì, sessione mattutina dalle 09:00 alle 11:30 (ora locale), pausa pranzo e sessione pomeridiana dalle 12:30 alle 15:00. In Italia questo si traduce in un’apertura alle 01:00 e una chiusura alle 07:00 del mattino.
- Borsa di Shanghai (SSE): apertura alle 09:30, pausa dalle 11:30 alle 13:00 e chiusura alle 15:00. In Italia: apertura alle 02:30 e chiusura alle 08:00.
- Borsa di Shenzhen: orari praticamente coincidenti con Shanghai, cioè dalle 09:30 alle 11:30 e dalle 13:00 alle 15:00 locali, corrispondenti alle 02:30–08:00 italiane.
- Borsa di Hong Kong: la sessione diurna va dalle 09:30 alle 12:00, pausa pranzo, e poi dalle 13:00 alle 16:00 (in Italia, dalle 02:30 alle 05:00 e dalle 06:00 alle 09:00).
- Borsa di Seul (Corea del Sud): apertura alle 09:00, chiusura alle 15:30, con una breve sospensione.
- Borsa di Singapore: apertura alle 09:00, chiusura alle 17:00 locali.
- Borsa di Sydney (ASX): si distingue per orari diversi, generalmente dalle 10:00 alle 16:00 locali (corrispondenti alle 02:00–08:00 in Italia).
È importante sottolineare che le borse asiatiche sono soggette a chiusure per festività nazionali, spesso differenti da quelle occidentali, che possono influenzare significativamente la liquidità e la volatilità in specifici giorni o settimane.
Perché il timing è cruciale per il trading in Asia
Il fuso orario rappresenta la principale sfida per i trader europei interessati all’Asia, costringendo spesso ad operare durante la notte. Tuttavia, ciò permette di sfruttare situazioni di mercato potenzialmente vantaggiose e di anticipare le reazioni dei listini occidentali alle notizie provenienti dall’Oriente. L’andamento della seduta asiatica, infatti, influenza spesso l’apertura dei mercati europei e può essere la fonte di segnali precoci riguardo il sentiment globale.
Durante la sessione di apertura, si registrano generalmente picchi di volatilità dovuti all’accumulo degli ordini overnight e all’interazione di diversi operatori. L’inizio delle contrattazioni coincide frequentemente con la pubblicazione di dati macroeconomici o notizie rilevanti che possono imprimere una direzione marcata ai prezzi. Analogamente, negli ultimi minuti prima della pausa centrale o della chiusura giornaliera, si può osservare un aumento dei movimenti repentini, quando i trader regolano le posizioni per evitare rischi durante la sospensione delle contrattazioni.
Va notato che, rispetto ai listini europei o americani, le borse asiatiche possono soffrire in alcune fasce orarie di minore liquidità, il che potrebbe comportare spread più ampi o maggiori slippage soprattutto su titoli a bassa capitalizzazione. In generale, le fasi di maggiore attività si collocano nell’apertura e nella riapertura dopo la pausa pranzo, quando la concentrazione di ordini è più elevata e i volumi scambiati sono consistenti.
Strategie per individuare il momento migliore per operare
Non esiste una regola valida per tutti, ma alcuni principi possono aiutare a identificare le finestre temporali ottimali:
- Per chi cerca volatilità e movimenti bruschi, l’apertura della sessione asiatiche (soprattutto a Tokyo, Shanghai e Hong Kong) rappresenta un momento chiave, grazie all’afflusso di nuovi ordini e alla reazione ai flussi informativi accumulati durante la notte.
- Gli investitori più prudenti potrebbero preferire le fasi centrali tra apertura e pausa pranzo, quando il mercato mostra già un trend e la volatilità tende a stabilizzarsi.
- Dopo la pausa pranzo (generalmente tra le 12:30 e le 13:00 locali), il ritorno delle contrattazioni coincide con nuovi aggiustamenti di portafoglio, alimentando volumi e movimenti; anche questa è una fascia interessante, seppur leggermente meno volatile rispetto all’open.
- L’ultimo quarto d’ora di contrattazione può offrire opportunità per operazioni intraday di breve periodo, sfruttando l’accelerazione o i recuperi di fine giornata.
- In caso di eventi macro o pubblicazioni di dati attesi durante la sessione asiatica, è consigliabile programmare il trading attorno a questi appuntamenti per massimizzare l’effetto sulle quotazioni.
L’approccio varia a seconda che si prediliga un trading puro intraday su indici (come Nikkei 225 o Hang Seng), valute asiatiche, opzioni su ETF od azioni titoli specifici, oppure un investimento di medio-lungo periodo che prescinde dalle oscillazioni orarie e mira a cogliere trend strutturali. In ogni caso, conoscere le caratteristiche dei mercati regolamentati e i relativi orari di apertura rimane il presupposto per una gestione efficiente delle proprie operazioni.
Consigli operativi e fattori di rischio
Oltre alla dimensione temporale, è indispensabile ponderare alcuni elementi chiave per una gestione responsabile degli investimenti negli orari asiatici:
- Pianificazione: adatta la tua strategia di trading all’orario più adatto al tuo profilo di rischio e al mercato target, valutando la sveglia notturna solo se realmente necessario.
- Gestione della volatilità: predisporsi alle forti escursioni intraday, utilizzando strumenti di stop loss dinamici e definendo in anticipo il livello massimo di esposizione tollerabile.
- Costi impliciti: considera spreed più ampi e maggiore slippage nei momenti poco liquidi o durante la chiusura della sessione per la pausa centrale.
- Monitoraggio delle festività: le chiusure straordinarie (ad esempio durante il Capodanno Cinese o Golden Week giapponese) influenzano la liquidità globale, generando gap di apertura o volatilità inusuale sui mercati mondiali.
- Attenzione ai derivati: per prodotti come CFD o futures su indici asiatici, le piattaforme possono offrire orari di negoziazione differenti rispetto agli scambi regolamentati; verifica sempre le condizioni operative offerte dal broker.
Gli investitori italiani orientati all’Asia devono quindi soppesare vantaggi, rischi e opportunità che emergono dal trading notturno. I migliori orari per operare risultano quelli coincidenti con le fasi di massima attività e liquidità: l’inizio delle sessioni, la chiusura, il post-pausa e i momenti di pubblicazione di dati rilevanti. Solo una pianificazione accurata, con la piena padronanza degli orari di apertura e delle caratteristiche dei singoli mercati, consente di massimizzare il profitto e limitare le perdite.